Vivosa TartaFriends

AIUTIAMO IL CRTM A SALVARE PIÙ TARTARUGHE MARINE POSSIBILE!

 
Le attività del Centro Recupero Tartarughe Marine consistono principalmente nel recupero e cura degli esemplari feriti, e nell'individuazione, messa in sicurezza e monitoraggio dei loro nidi sulle nostre spiagge. Oltre al loro impegno, svolto in maniera totalmente volontaria e gratuita, è necessario acquistare per gli animali in cura pesce, sale, medicinali, attrezzature e tanto altro per il loro fabbisogno.


COSA POSSIAMO FARE PER AIUTARE IL CRTM?


DONAZIONI
Con una piccola donazione anche tu puoi fare la differenza contribuendo a salvare le tartarughe marine del Salento.
 
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Impara a individuare nuovi nidi e molto altro sulla vita e la salvaguardia delle tartarughe. Noi ci sentiamo dei privilegiati a lavorare con questi splendidi animali, ma con la giusta attenzione chiunque può essere coinvolto e fare un piccolo gesto per cambiare una situazione altamente compromessa.
 

LE TARTARUGHE MARINE IN SALENTO

Le tartarughe marine sono diffuse nelle acque temperate e tropicali di tutto il mondo. In particolare le specie che frequentano il Mediterraneo sono considerate in pericolo di estinzione. La specie più comune, Caretta caretta, è identificata come prioritaria nelle direttive europee, ed è classificata come vulnerabile nella lista rossa delle specie.
 
Il Salento, e in particolare la Provincia di Lecce, ha ospitato negli anni molti nidi di Caretta caretta. Nel 2018 e 2019, ci sono stati 15 casi di nidificazione accertati, uno dei quali sulla nostra spiaggia, che abbiamo protetto e seguito fino alla schiusa delle uova.

 LA SCHIUSA DELLE UOVA A VIVOSA NEL 2020
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IL CENTRO RECUPERO TARTARUGHE MARINE 

La sede del CRTM dispone di strumentazione tecnica, spazi ricettivi, e personale altamente specializzato per l’accoglienza degli esemplari rinvenuti, visite veterinarie, interventi chirurgici e istituzione di terapie idonee per la degenza, fino alla loro reintroduzione in mare.
L’opera di recupero svolta dal Centro tartarughe marine durante i suoi oltre trent'anni di attività, ha permesso di riportare alla vita naturale circa un migliaio di esemplari di tartarughe marine, e ha permesso la nascita e il raggiungimento del mare per altrettanti nuovi nati.
 
Il CRTM ospita in media una quarantina di tartarughe all'anno, ma si potrebbe fare molto di più, istruendo più persone sulle corrette procedure di recupero, avvistamenti e con fondi da destinare a nuove attrezzature e personale qualificato.
 
Il rapporto instaurato con numerosi pescatori, cittadini e darsene, ha permesso il recupero di esemplari altrimenti destinati a morte certa. Un coinvolgimento attivo, non solo economico, significa avere più occhi sul territorio, e soprattutto collaboratori fidati sui quali contare.

LA LIBERAZIONE DI UNA TARTARUGA DOPO LA RIABILITAZIONE

LA DIDATTICA